RIDUZIONE DELLO SCAMBIO TERMICO
La cenere, come la fuliggine è un pessimo conduttore di calore e con il suo accumulo provoca
inevitabilmente all’interno di una caldaia, di una stufa o di un termocamino, un ridotto scambio di
calore, minore resa e quindi maggior consumo.
Un deposito di fuliggine di soli due millimetri, causa una riduzione dello scambio termico del 12%.
Per quanto sofisticati gli impianti possano essere la combustione della legna è spesso incompleta.
Ciò è vero sopratutto per le caldaie, i termocamini, le termocucine a legna, dove il fuoco deve cedere
parte della sua energia allo scambiatore di calore. I fumi che fuoriescono da questi impianti sono già
parzialmente raffredati, e tendono con facilità a condensare sulle superfici delle canne fumarie che
devono attraversare.
La condensa altro non è che catrame che con il tempo si stratifica e cristallizza. Se non viene asportato,
prima o poi o prenderà fuoco o finirà con il chiudere la canna fumaria.
In questo tipo di impianti è quindi di fondamentale importanza l’isolamento dei condotti fumari
e l’uso di legna secca e asciutta.
CALDAIE A GAS
Le caldaie a gas, non hanno questo tipo di problemi. Il problema del gas è fondamentalmente la produzione accidentale di monossido di carbonio, gas inodore, incolore e molto pericoloso, che si può sprigionare dal malfunzionamento della canna fumaria. Come prescritto dalle vigenti normative, bisogna periodicamente controllare che la canna fumaria sia ben fatta, libera e con un tiraggio sufficiente.